Come ampiamente prevedibile, i recenti pioviggini non sono serviti per ripulire l’aria di Brescia,
Siamo così arrivati al sesto giorno consecutivo con superi di Pm10. Martedì, ultimo dato Arpa disponibile, la media provinciale è stata di 79 microgrammi al metro cubo. Domenica si era toccato il picco di 114,7 microgrammi, ma nonstante la discesa dei dati negativi, la situazione resta davvero preoccupante.
Perché la soglia limite sarebbe di 50 microgrammi al metro cubo…
Il bollettino provinciale dell’Arpa registra valori fuori norma in tutte le centraline della città e della provincia: 85 microgrammi al metro cubo al Broletto, 78 in via Tartaglia, 81 al Villaggio Sereno, 92 – il valore più alto – a Rezzato e 72 a Sarezzo.

Oggi, giovedì 26 febbraio, è nuovamente una giornata fissata per la verifica delle condizioni dell’ aria e l’attivazione delle misure antismog di emergenza,che vengono messe in campo dopo due superi consecutivi.
L’altra rilevazione era stata effettuata il lunedì, quando già da 4 giorni i valori risultavano oltre il limite.
Lo stop ai veicoli più inquinanti avrebbe dunque dovuto essere applicato da martedì. Non è stato fatto niente da nessuna parte.
Siccome le previsioni meteo davano pioggia, le amministrazioni locali hanno ritenuto che la perturbazione potesse attenuare l’emergenza. Si sbagliavano, e di grosso.
Da parte nostra, avevamo consigliato- visto che né la Regione né i Comuni se la sentono di urtare la suscettibilità di aziende zootecniche e automobilisti- di… chiamare almeno qualche sciamano per invocare la “grande pioggia” che ancora non si è vista…
Sul tema è intervenuta infine la consigliera regionale del Pd, la bresciana Miriam Cominelli. Ha rilasciato infatti una dichiarazione in cui si può leggere: «La Lombardia soffoca per l’inquinamento atmosferico, ma la Regione non fa nulla. Palazzo Lombardia non ha varato nessun provvedimento di contrasto all’inquinamento. La Giunta Fontana non può continuare a stare a guardare. Chiediamo che finalmente intervenga con provvedimenti d’urgenza».
Cose giustissime, per carità. L’ ultradestra lombarda va messa dinanzi alle sue gravi responsabilità per quel che sta succedendo.
Ma qui a Brescia, la Giunta Castelletti di centrosinistra, che gode peraltro dell’ appoggio di tanti “Verdi attivi” – ma che guarda caso la bresciana Cominelli non cita neppure di sfuggita- non può fare proprio niente, non può “varare” nessun “provvedimento” per quanto riguarda l’ area di sua competenza?
REDAZIONE