Il Carcere di Canton Mombello ha un triste primato, è il carcere più sovraffollato d’Italia. Sono meno di 200 i posti ufficiali e quasi 400 i detenuti reali, con una percentuale di sovraffollamento del 211%, un record negativo per un paese dove tutte le carceri sono una vergogna incivile.
Le condizioni dei detenuti sono mostruose, come ha scritto un recluso al Presidente Mattarella, che ha reso pubblica questa lettera a testimonianza del degrado delle carceri italiane.
Nella galera bresciana si vive senza un accesso dignitoso ai servizi igienici, senza acqua calda per pulirsi, ammucchiati in celle ove la temperature estive aggiungono tortura a tortura. La dignità umana viene offesa ogni giorno da un carcere che è diventato un lager, con le stesse guardie carcerarie prigioniere dell’orrore. Come infatti denunciano anche i loro rappresentanti sindacali.
Canton Mombello è un edificio fatiscente, vecchio di 110 anni, anche senza il sovraffollamento sarebbe da chiudere perché non può strutturalmente garantire il rispetto dei diritti umani. Figuriamoci con il doppio dei detenuti rispetto a quelli che potrebbe contenere.
La Garante dei Detenuti, Irma Conti, che ha appena visitato il carcere, ne ha descritto l’orrore e ne ha chiesto la chiusura.
Ma il governo Meloni è tutto chiacchiere, distintivo e ferocia di classe; e il suo ministro della (in)Giustizia Nordio ne rappresenta perfettamente la natura. Il suo decreto sulle carceri è aria fritta perché punta solo a tutelare i VIP politici ed economici, non la povera gente, non i migranti che affollano le carceri spesso per piccoli reati e che restano dentro solo perché non hanno i mezzi per difendersi.
Le opposizioni parlamentari quando governavano non hanno fatto nulla per le carceri, ora si indignano, ma non si capisce bene cosa propongano. Eppure la soluzione immediata sarebbe molto semplice: generalizzare gli arresti domiciliari tranne che per i reati più gravi, ridurre le pene con un indulto, concedere una amnistia per i reati sociali, quelli politici, quelli per povertà ed emarginazione.
Sì ci vuole una AMNISTIA per tutti i piccoli reati che hanno fatto riempire le carceri di poveri, di emarginati e di migranti. Magari per la pura contravvenzione alle leggi razziste che si accumulano contro di essi.
Ma al solo sentir parlare di amnistia, anche l’opposizione si unisce a Fratelli d’Italia e alla Lega: mai e poi mai, non si liberano i delinquenti.
Ma i veri grandi delinquenti sono tutti liberi, come nell’ Ottocento sono i poveracci che finiscono in carcere. E si ammazzano quando non ne possono più, già 61 detenuti e 6 agenti si sono suicidati dall’inizio dell’anno.
Così tra la ferocia del governo e il nullismo dell’ opposizione le nostre carceri sprofondano nell’ ignominia e diventano un altro pezzo della fascistizzazione della società.
Chiudete Canton Mombello e svuotate subito le carceri, il resto è solo vergognosa ipocrisia.
GIORGIO CREMASCHI