A BRESCIA ADESSO CHI PUO’ FARE IL CONSIGLIERE COMUNALE LO DECIDE L’ “ASSOCIAZIONE ITALIA – ISRAELE”

I GIORNI DELL’ IHRA A BRESCIA

A gennaio di quest’ anno, il Consiglio Comunale di Brescia- sotto la spinta incalzante del Blocco reazionario di opposizione in Loggia- approvò a maggioranza la cosiddetta “Mozione IHRA”. Alla base di questo documento sta la dichiarazione della cosiddettaInternational Holocaust Remembrance Alliance” (IHRA). Si tratta di un ente intergovernativo a trazione israelo-statunitense (34 gli Stati aderenti, tutti europei o americani), con sede a Berlino, che nei fatti equipara le critiche allo Stato di Israele e l’antisionismo alle accuse di antisemitismo. Un falso storico e una chiara posizione politica. Brescia entrava così nella ristrettissima cerchia dei Comuni italiani che “godono del privilegio” di aver adottato un documento ispirato a simili principi.

All’ epoca avevamo avuto subito un brutto presentimento, ossia che quello fosse solo il primo atto di una vicenda che si sarebbe sviluppata in maniera ancora peggiore.

Purtroppo avevamo visto giusto. In questi ultimi giorni è circolato infatti un comunicato dell’ “Associazione  Italia-Israele” di Brescia. In esso, detta “Associazione” ritiene “estremamente grave che il Consigliere comunale Iyas Ashkar abbia pubblicato sulla sua pagina facebook un vergognoso e manifestamente antisemita manifesto di Assopace Palestina Bologna”.

Da notare che Iyas Ashkar è stato eletto alle ultime elezioni amministrative per la “Lista Civica Laura Castelletti Sindaco”.

Dopodiché il comunicato prosegue con una di quelle ricostruzioni tipiche della propaganda ufficiale del governo di Netanyahu e soci (Ben-Gvir, Smotrich e altri loschi figuri) piena di affermazioni facilmente contestabili una per una, sulla storia e sui diritti e sui meriti di Israele.

Non è nostro compito replicare alle tante inesattezze, omissioni, mezze verità, ricostruzioni parziali degli eventi contenute in quel documento.

I Palestinesi residenti a Brescia provvederanno tramite le proprie associazioni a far sentire la loro campana, smontando tutti gli errori di cui è infarcito il comunicato con una apposita risposta.

Ammesso che serva a qualcosa tentare di aprire un dibattito. I toni del testo dell’ “Associazione Italia-Israele” sono infatti quelli tipici, aggressivi e minacciosi, dell’estrema destra sionista attualmente al governo nello Stato Ebraico. E rivelano il carattere di persone cui non interessa provare a discutere, evidentemente, bensì lanciare invettive, avvertimenti e infamare, non potendo passare in Italia direttamente alle violenze o alle eliminazioni fisiche dei Palestinesi, che considerano tutti  terroristi di Hamas. Cosa che invece ai loro correligionari riesce così bene e facilmente a Gaza e in Cisgiordania.

IN PREDA ALL’ IHRA

Ciò che piuttosto ci interessa mettere il rilievo è la chiusa del comunicato:

“Le parole hanno un peso e non si può riscrivere la storia a proprio uso e consumo! [da che pulpito viene la predica, ci sarebbe da dire…- nda].

Costituendo il manifesto pubblicato dal Signor Ashkar una palese, dichiarata, manifestazione di antisemitismo, l’ “Associazione Italia-Israele” di Brescia invita il Consiglio Comunale di Brescia a chiedere le dimissioni del Consigliere Iyas Ashkar, anche in ottemperanza agli impegni assunti con l’adozione della delibera della definizione di antisemitismo dell’IHRA.”.  

SOLIDARIETA’ CON LA CAUSA PALESTINESE: ANCHE A BRESCIA E’ POSSIBILE

Ecco, noi di “Potere al Popolo!” di Brescia e Provincia, vogliamo invece stigmatizzare i toni intimidatori e i contenuti discutibilissimi dello sconsiderato comunicato dell’ “Associazione Italia-Israele”. Ed esprimiamo la nostra solidarietà al consigliere Iyas Ashkar per l’assurda criminalizzazione cui si trova sottoposto.

La nostra solidarietà va inoltre ai consiglieri Valentina Gastaldi (“Lista Brescia Attiva”), Raissa Labaran (anch’ ella componente della “Lista Civica Laura Castelletti Sindaco”) e Francesco Catalano (Lista “Al lavoro con Brescia”) finiti pure essi nel delirante vortice antidemocratico scatenato nella nostra città  dai rappresentanti della sedicente “unica democrazia del Medio Oriente” e dal Blocco reazionario di opposizione in Loggia, per aver osato prima votare contro la “Mozione IHRA” e poi addirittura aver preso posizione contro il divieto della Questura al presidio del 7 ottobre 2024.

Confidiamo, infine, in un sussulto di orgoglio e di dignità della Sindaca sognante Laura Castelletti e della maggioranza che la sostiene (di cui paradossalmente fanno parte tutti e quattro i consiglieri incriminati).

Non riusciamo a credere che l’amministrazione di Centrosinistra della Leonessa pieghi ancora una volta la schiena e si inchini ai voleri dell’ “Associazione Italia-Israele”, che si sentirebbe legittimata da quel momento in avanti a stabilire chi sia degno o meno di rappresentare il popolo di Brescia nel suo Consiglio comunale.

Perché prima o poi questa vicenda approderà anche in una delle sedute del Consiglio stesso, attraverso una delle innumerevoli interrogazioni che il Blocco reazionario presenterà cavalcando l’odio antipalestinese che caratterizza il suo ambiente.

Per quel che riguarda “Potere al Popolo!”, invece, già venerdì 25 ottobre sarà presente al presidio indetto dal “Coordinamento Palestina di Brescia”, proprio in occasione del prossimo Consiglio Comunale.

Per ribadire la necessità di fermare il genocidio in corso, i bombardamenti indiscriminati su Gaza, per chiedere la fine dell’ occupazione sionista e la liberazione di Gaza, della Palestina e del Libano. E per dire no al DDL Sicurezza.    

REDAZIONE