“CASO ASHKAR”: IL BLOCCO REAZIONARIO SCATENATO IN CONSIGLIO COMUNALE

L’ OFFENSIVA DELL’ ULTRADESTRA IN LOGGIA

Quello che avevamo previsto si è puntualmente verificato.

Nella seduta del Consiglio Comunale del 25 ottobre l’ ultradestra- tramite i suoi consiglieri Posio e Margaroli di “Fratelli d’ Italia”, Battagliola della “Lista Civica Rolfi” e lo stesso Rolfi, della “Lega Nord”- è partita all’ assalto pretendendo di stravolgere l’ordine del giorno. Chiedevano che la sindaca riferisse immediatamente sul “caso Ashkar”. Secondo loro la vicenda avrebbe provocato “una figuraccia internazionale” alla città. Perciò a Laura Castelletti veniva richiesto di fornire spiegazioni sul suo “debole” comportamento in merito ai fatti.

Tutto ciò perchè il senatore Giulio Terzi eletto a Brescia per la lista “Fratelli d’ Italia” si era riservato nei giorni scorsi di sottoporre “i contenuti social” pubblicati dal consigliere Ashkar  all’ Inquisizione dell’ immancabile “Commissione Segre” per violazione dei criteri stilati dall’ IHRA, come noto sottoscritti con apposita mozione dal Consiglio Comunale a gennaio di quest’ anno.  

Poi ci aveva pensato il 23 ottobre la deputata leghista Simona Bordonali a depositare un’interrogazione in proposito al Ministro dell’ Interno. Simona Bordonali, certo, proprio lei. L’ indimenticabile presidente del Consiglio Comunale tra il 2008 e il 2013, durante la sindacatura di Centrodestra “moderato” di Adriano Paroli. Oggi, promossa deputata, nell’ interrogazione invoca dal Ministro  l’ applicazione delle  disposizioni dell’articolo 604-bis del Codice penale, che punisce la propaganda e l’istigazione all’odio razziale, etnico e religioso. Chiede inoltre quali misure il Governo intenda prendere per evitare che episodi di questo tipo si ripetano. Perchè secondo Bordonali l’ antisionismo “è una negazione della legittimità dello Stato di Israele e del suo diritto alla pace e sicurezza”. Grottesco parlare dello Stato  di Israele affiancandolo alle parole “pace” e “sicurezza”, ma tant’ è. Così si presenta l’ultradestra bresciana odierna, fedele esecutrice a Palazzo Loggia delle direttive provenienti dall’ “Associazione Italia-Israele”.

IL MONDO AL CONTRARIO

Che poi a Brescia e nel resto d’ Italia a lanciare accuse di antisionismo di qua e di là siano in prima fila gli eredi spirituali del Movimento Sociale Italiano, il partito neofascista di quel Giorgio Almirante dal 1938 al 1942  segretario del comitato di redazione della rivista antisemita e razzista La Difesa della razza, che uscì in seguito alla pubblicazione del Manifesto della razza nel 1938, è una conferma per noi di “Potere al Popolo!” che il “mondo al contrario” evocato dal generale Vannacci effettivamente esiste, ma in senso opposto a quello che ritiene lui. 

IL  CENTROSINISTRA RITROVA UN PO’ DI CORAGGIO

Il presidente del Consiglio comunale, Roberto Rossini del Partito Democratico, di fronte a tanta arroganza, ha avuto la forza di reagire, dichiarando che la richiesta del Blocco reazionario non era ammissibile, essendo da tempo fissato l’ ordine del giorno. Già intasato peraltro da una marea di interrogazioni e mozioni presentate dall’ ultradestra stessa. E tanto più che nessuno dei capigruppo di opposizione aveva chiesto un incontro sulla vicenda del consigliere Ashkar nelle ore precedenti il Consiglio. Come prevede il Regolamento, infatti, si possono discutere solo gli argomenti posti all’ordine del giorno, che è predisposto dopo aver sentito la conferenza dei capigruppo, a cui sono presenti tutte le forze politiche. Fino a 24 ore prima della seduta del Consiglio è anche possibile inviare degli ordini del giorno. Ma neppure in questo caso nulla era stato ricevuto. Ciò a titolo di informazione, così, tanto per chiarire quale sia il modo di agire dell’ ultradestra nostrana in Loggia.

DENTRO LA LOGGIA…

A far sentire il polso del popolo  bresciano ai rappresentanti istituzionali, ci hanno pensato però i cittadini. Dentro la sala consiliare una ragazza dell’ “Associazione Diritti per tutti”, di nome Fatou, si è messa a urlare, sotto gli occhi di una impietrita Simona Bordonali anch’ ella presente fra il pubblico: «Ci sono i video di bambini morti e palestinesi legati. Dite che tutto questo non è giusto». Si è inserito poi Umberto Gobbi (esponente del “Coordinamento Palestina di Brescia”), che rivolgendosi al consigliere di “Fratelli d’Italia”, Margaroli, ha urlato: «Togliete la fiamma dal simbolo».

Nel frattempo la giovane attivista rincarava la dose: «È stata ammazzata la zia di una ragazza che sta seduta nel pubblico e voi state qui a dire cavolate? Dovete soltanto vergognarvi». E ancora: «Dire che Israele è uno Stato terrorista è la verità».

A quel punto la seduta è stata sospesa, la ragazza è stata accompagnata fuori dalla sala dalla polizia locale e le è stata offerta una bottiglia di aqua per calmarsi,  con grande scandalo del Blocco reazionario di opposizione. Avrebbe voluto forse l’ invio immediato della giovane in una cella di Canton Mombello buttando le chiavi, per riprendere un’espressione tanto cara al ministro Matteo Salvini?

Il clima attorno alla “Questione Palestinese” insomma si va surriscaldando a Palazzo Loggia. Il capogruppo dell’ ultradestra all’opposizione, Rolfi, infatti accusa ormai apertamente il presidente del Consiglio Comunale di essere “di parte”. E il rappresentante di “Fratelli d’ Italia” Margaroli rincara la dose denunciando la gestione “imbarazzante” dell’ aula.

… E FUORI DALLA LOGGIA

Mentre la sala consiliare di Palazzo Loggia era scossa dalla bagarre, fuori, sotto il porticato e nella zona adiacente, circa duecento cittadini con bandiere palestinesi avevano risposto ad un appello del “Coordinamento Palestina di Brescia” per ribadire di sentirsi “antisionisti, così come antifascisti ed antirazzisti”.  

Al centro della manifestazione anche i temi proposti da un anno nelle manifestazioni pressoché settimanali: «Basta con i bombardamenti su Gaza e Libano, con il genocidio del popolo palestinese e l’occupazione da parte di Israele». Sotto accusa inoltre l’approvazione della “Mozione IHRA” da parte del Consiglio Comunale, con tutta evidenza utilizzata per far tacere, come nel “caso Ashkar”, ogni critica allo Stato di Israele e alla sua politica genocida, che viene tramutata automaticamente in assurde accuse di antisemitismo. Lo sostengono del resto diversi giornalisti, storici e intellettuali ebrei che tentano di opporsi ai massacri quotidianamente perpretrati  delle soldataglie della cosidetta “Forza di Difesa Israeliana”.

Vediamo se il senatore Terzi chiederà all’ Inquisizione della “Commissione Segre” di indagare pure sulle centinaia di cittadini che hanno partecipato all’ iniziativa…

Per quanto riguarda la posizione di “Potere al Popolo!”- come sempre presente in piazza per sostenere la protesta- è ampiamente nota. Appoggio pieno al popolo palestinese e alle forme di resistenza da esso scelte per opporsi alle politiche di occupazione e di sterminio portate avanti dal governo Nethanyhau, espressione del più barbaro estremismo sionista mai conosciuto da Israele nel corso della sua già buia storia.

Non può che rincuorare infine vedere come il popolo della Leonessa, anche in questo frangente storico così difficile, tenga alta la fama, risalente al Risorgimento, di Brescia come città che si oppone all’ oppressione e all’ ingiustizia lottando per i diritti e la libertà.

REDAZIONE