LE RAGIONI DI UNA LOTTA
“Potere al Popolo!” di Brescia e Provincia è promotore, insieme ad altre organizzazioni politiche e della società civile locali, di una manifestazione sabato 22 febbraio 2025, alle ore 15.30 a Piazza della Loggia.
Questa iniziativa è motivata dalla necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli insiti nel DDL 1660 (ora 1236), meglio noto come DDL “Sicurezza”.

CHE COS’ E’ IL DDL “SICUREZZA”
Si tratta del disegno di legge che il governo ha portato in Parlamento., per trasformare in reato penale e sovversione da reprimere le battaglie civili e le lotte sociali, il dissenso e perfino le libertà di manifestare e di stampa.
Il DDL “Sicurezza” avrà- se approvato- un impatto sulla vita quotidiana, cambiando in senso autoritario il rapporto tra cittadine/i e potere istituzionale.
Colpisce chi difende il diritto all’abitare e chi lotta per la giustizia climatica.
Attacca chi sciopera nel lavoro, chi si mobilita nelle scuole e università.
Criminalizza le persone marginalizzate. Inasprisce il razzismo istituzionale verso le persone migranti. L’ottenimento e il rinnovo dei permessi di soggiorno sono fra l’ altro per esse sempre più difficili, anche a Brescia.

“SICUREZZA” DI CHI E DI CHE COSA?
Non è la società quel che il DDL vuole mettere al sicuro, ma le sue ingiustizie, lo sfruttamento, il razzismo, il patriarcato.
La società il DDL mira invece a disgregarla, inventando nemici pubbliciper non dare risposta ai problemi concreti e comuni ad ampi settori della popolazione.
“Nemici pubblici” diventano così tutti coloro che si battono per il diritto alla casa, per difendersi dalle conseguenze delle crisi aziendali.
In soggetti “incriminabili” sono trasformati così i lavoratori che lottano contro i salari da fame, la precarietà. I giovani che protestano per l’ emergenza climatica. Le donne che rifiutano la violenza patriarcale. Ed anche le masse popolari che dicono no alla guerra e ai suoi costi umani, sociali e ambientali, che in Palestina ammontano al genocidio compiuto da Israele con la complicità dell’Occidente.
“ZONE ROSSE”
La deriva autoritaria che il governo vuole accelerare e consolidare porta con sé anche altri provvedimenti, come l’istituzione nelle città delle cosiddette “zone rosse”, cioè di spazi pubblici vietati all’accesso di persone che prefetture e forze dell’ordine indichino a propria discrezione come potenzialmente pericolose.
Come il DDL “sicurezza”, anche le “zone rosse” puntano a ridurre le questioni sociali a problemi di ordine pubblico, da trattare limitando le libertà comuni e ampliando i poteri della polizia.
Anch’esse impongono come norma ordinaria una logica di esclusione preventiva, che compromette infine lo stesso diritto a manifestare.
IL “CASO PIAZZA LOGGIA”
Una logica che, peraltro, non è una novità assoluta.
Ad esempio, anche a Brescia da anni lo svolgimento di manifestazioni sociali e politiche che pure abbiano una chiara connotazione democratica e antifascista,viene sistematicamente vietato in luoghi molto significativi della città.
Persino Piazza Loggia è stata trasformata in una sorta di “zona rossa di fatto”, dentro la quale dettano legge le attività commerciali e il flusso continuo della mercificazione privata della socialità e dello spazio pubblico.
FASE FINALE
Il percorso parlamentare di approvazione del DDL è giunto alla fase finale.
L’ opposizione di Sistema in Parlamento e nel Paese non ha condotto una battaglia convinta ed estesa per impedirne il varo.
Si rende quindi necessaria la più ampia convergenza in una nuova mobilitazione dal basso, a Brescia così come nel resto dell’ Italia.
NECESSITA’ DI UNA MOBILITAZIONE
Diventa indispensabile manifestare un rifiuto forte e chiaro verso questa legge e la complessiva torsione autoritaria delle istituzioni.
L’ iniziativa di lotta coinvolge singole persone, organizzazioni sociali, associazioni, movimenti, forze politiche e sindacali.
E fonda la propria legittimità sulla giustizia sociale e la solidarietà, sulla lotta alle disuguaglianze e la resistenza alle politiche di impoverimento e precarizzazione.
Mette insomma al centro il valore irrinunciabile della democrazia antifascista come prodotto
storico delle lotte popolari e come concreta affermazione dei diritti e delle libertà comuni, a fronte dello strapotere delle oligarchie capitalistiche, dei loro insaziabili privilegi, della congiunzione fra i loro interessi e le destre ultraconservatrici al governo.
Per tutti questi motivi “Potere al Popolo!” invita tutte/i a partecipare alla manifestazione di sabato 22 febbraio, che si terrà a Piazza Loggia, storico luogo simbolo della democrazia, dell’ antifascismo, della partecipazione sociale alla vita pubblica.

REDAZIONE