UNA VISITA “BLINDATA”
La ministra della “Protezione Ambientale”- parola sarcastica per un governo devastatore e genocida- del criminale Natanyahu ha visitato nei giorni scorsi l’inceneritore di Brescia.
Idit Silman, questo il nome della titolare del dicastero, ha avuto dapprima un confronto presso l’ Ufficio della Missione Economica d’Israele a Milano con l’assessore regionale al Clima e Ambiente- il bresciano Giorgio Maione attualmente esponente di una lista denominata “Lombardia Ideale- Fontana Presidente”. Poi ha fatto un giro a Brescia per incontrare alcuni manager della A2A. La notizia è trapelata sulla stampa cittadina, la quale ha reso noto che la visita è rimasta “riservata”, anzi “blindata”, insomma segreta. Per ragioni di sicurezza, dicono, in realtà per sottrarre la ministra (che, filmate le fasi della lavorazione dei rifiuti fino alla produzione di energia, ha preso l’inceneritore come “esempio da esportare”) a contestazioni e giudizi sacrosanti contro di lei ed i suoi crimini da parte della cittadinanza.
CHI E’ IN REALTA’ IDIT SILMAN?
Idit Silman non è infatti un personaggio qualsiasi, è una esponente di primo piano dell’ ultradestra sionista. Si è accasata, dopo varie peregrinazioni tra i gruppi estremi del fanatismo religioso ebraico, nel Likud ed ha contribuito non poco al ritorno al potere- con le elezioni politiche del 2022- di Netanyahu, entrando nel suo VI governo, che ha fatto sprofondare in un baratro di sangue, orrore, disperazione e disgregazione Palestinesi e società israeliana insieme.
Gode di pessima fama perfino dalle proprie parti. Già pochi giorni dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 si era recata in un ospedale nei pressi di Tel Aviv per mostrare vicinanza da parte del governo alle prime vittime del conflitto, ma si era dovuta allontanare in fretta e furia, perché contestata da cittadini, infermieri e medici israeliani, alcuni dei quali in lacrime, che l’ avevano inseguita al grido: “Come non ti vergogni di fare un’altra guerra?” e “Hai rovinato questo paese, vai fuori di qui!”. Una scena del genere si era ripetuta ai funerali dei ragazzi della comunità drusa rimasti uccisi a luglio 2024 nel bombardamento attuato da Hezbollah sulle alture del Golan in risposta ai continui raid israeliani. Anche in quell’ occasione la ministra aveva preferito lasciare il luogo velocemente per evitare l’ ira dei partecipanti alla cerimonia funebre.
LA CORDIALE ACCOGLIENZA DELLA GIUNTA CASTELLETTI
La Giunta Castelletti, mandando funzionari e manager ad accogliere cordialmente una simile “personalità politica”, ancora una volta ha dimostrato di essere ciò che noi di “Potere al Popolo!” da tempo denunciamo: ipocrita sostenitrice del peggior sionismo israeliano. E soprattutto in legami economici con lo Stato genocida. Una macchia in più per la Giunta comunale e il suo sistema di affari, una macchia che copre tutte le finte dichiarazioni pacifiste del Centrosinistra bresciano. Non si sono nemmeno vergognati di ricevere l’esponente di un governo che finora ha ucciso 20.000 bambini a Gaza e che adesso si appresta a fare lo stesso in Libano.
UN EPILOGO TRAGICAMENTE SURREALE
A rendere ancora più insopportabile quanto accaduto, sono state poi le note diramate dalle fonti governative israeliane, che non si sono lasciate sfuggire la ghiotta occasione fornita dalla visita di Idit Silman per rimarcare il “contributo di spicco” dato dallo Stato ebraico al “movimento verso un futuro sostenibile”, la sua “dedizione alla promozione dell’innovazione”, nonché “alla cultura che celebra le idee coraggiose e le imprese audaci”, perché “Israele non solo mitiga i rischi ambientali, ma guida anche la crescita economica e promuove la sostenibilità globale”, “è un faro di speranza per un pianeta più verde e resiliente”…
Si è trattato dell’ ultimo schiaffo appioppato ad un’ opinione pubblica locale che da mesi, in occasione delle manifestazioni che si susseguono in città, mostra la sua vicinanza alla sofferenza degli oppressi e delle vittime della Palestina massacrata dalle soldataglie delle cosiddette Forze di Difesa Israeliane (IDF-Israelian Defense Forces).
LA NOSTRA RISPOSTA
Per questo il 28 settembre “Potere al Popolo!”, ancora una volta, sarà in piazza per la Palestina e anche contro la Giunta Comunale di Brescia complice di Netanyahu.
Una ragione in più per contestare l’ A2A e il suo inceneritore, che oltre che avvelenare i Bresciani è anche un veicolo di affari con Israele.
GIORGIO CREMASCHI