SCHIZZI DELLO SCANDALO DELL’AEROPORTO “D’ANNUNZIO” ARRIVANO ANCHE IN REGIONE

La scandalosa e misteriosa vicenda della movimentazione di armi che avviene presso l’ aeroporto “D’ Annunzio” di Montichiari è stata al centro del dibattito anche durante la seduta del 5 novembre 2024 del Consiglio Regionale della Lombardia, .

Da mesi i lavoratori dei sindacati di base e i pacifisti bresciani sono impegnati nel denunciare questa vergogna. Chiedono chiarimenti e spiegazioni che però non arrivano mai. Semmai piovono provvedimenti disciplinari contro i lavoratori che animano le mobilitazioni, come abbiamo visto ultimamente. 

 A sollevare il problema  a Palazzo  Lombardia è stata la consigliera Paola Pollini, del Movimento 5 Stelle, che segue con attenzione le vicende bresciane. Ha presentato in proposito un’ interrogazione dal titolo esplicito: “Esportazioni di armi dall’aeroporto di Montichiari, sicurezza nazionale e promozione della pace”.

Le ha risposto l’assessora alle Infrastrutture e Opere Pubbliche, Claudia Terzi, esponente di spicco del leghismo duro e puro di stampo bergamasco.

Ha affermato che i traffici oscuri del “D’Annunzio” non sono affari che riguardano la Regione. Soprattutto ha detto che in ogni caso possiamo stare tutti tranquilli, perché si è informata e ha saputo che “le autorità locali e l’azienda interessata garantiscono controlli in merito e il    rispetto delle norme di sicurezza”.

Invece non possiamo stare tranquilli per niente. Infatti Pollini aveva chiesto alla Regione se fosse “a conoscenza delle denunce e delle segnalazioni del sindacato di base riguardanti il transito di armi verso l’aeroporto di Montichiari”.

La leghista di governo non ha smentito il verificarsi degli oscuri traffici. Ha semplicemente detto che lo smistamento delle “merci” (chiamiamole così) avviene secondo le regole, confermando indirettamente quanto denunciato dai lavoratori, ovvero le operazioni di carico e scarico di armi.

E’ per questo che la consigliera Pollini ha ritenuto non soddisfacente la risposta. Ed ha chiesto che sia al più presto calendarizzata l’audizione dei rappresentanti sindacali in Commissione, di modo che il Consiglio regionale possa ascoltare la loro diretta testimonianza.

Ribadiamo ancora una volta che anche per “Potere al Popolo!” di Brescia e Provincia la questione relativa alla sicurezza dei lavoratori è fondamentale. Così come è fondamentale sapere dove siano indirizzati i carichi di armamenti, dal momento che l’ordinamento italiano vieta l’esportazione di armi verso paesi in conflitto e che la nostra Costituzione ripudia la guerra.

L’ assessora Terzi ha liquidato questi temi come “filosofici”, per lei l’importante è non ostacolare i “commerci” che rendono vivace lo scalo di Montichiari.  Noi li riteniamo invece dirimenti.

DARIO FILIPPINI