UNA BELLA GIORNATA DI CONDIVISIONE A BRESCIA

Venerdì 11 aprile si è tenuto a Brescia, presso la sede del sindacato USB che ha offerto la sua ospitalità, un incontro per presentare le attività di “Potere al Popolo!”, conoscersi, organizzarsi, discutere insieme delle prossime iniziative, aprire la campagna di adesioni per il 2025.

Salvatore Sorace, Referente Organizzativo dell’ Assemblea di Brescia e Provincia presso il Coordinamento Nazionale, ha riepilogato le attività promosse direttamente da PaP in città nel corso degli ultimi mesi (presidio antifascista del 17 gennaio, convegno del 10 febbraio in occasione della “Giornata del Ricordo”). Ha anche illustrato il ruolo svolto all’ interno di alcuni coordinamenti locali (“DL Sicurezza”, “Palestina”) nei quali PaP è presente e  le varie manifestazioni cui l’ organizzazione ha partecipato.

Fabian Odeh, esponente dell’ Autorità Nazionale Palestinese e neoiscritto a “Potere al Popolo!”, ha parlato della tragica situazione attuale di Gaza senza luce, acqua, medicine e cibo. Rasa al suolo con decine di migliaia di vittime innocenti. Tra esse tantissimi bambini. Ed ha posto l’accento sulla terrificante trasformazione interna verificatasi in Israele: da Stato laico a Stato religioso ebraico estremista dopo l’ascesa al potere del partito di Netanyahu e della destra fanatizzata di Ben Gvir e Smotrich.

Giorgio Cremaschi, dell’ Esecutivo Nazionale di “Potere al Popolo!”, ha messo a sua volta in risalto come in questa fase storica schierarsi apertamente dalla parte del popolo palestinese e della sua resistenza all’ oppressione significhi compiere una scelta di carattere esistenziale. Una scelta per la quale si paga un prezzo, quello dell’ isolamento a livello politico.

La maggior parte dei media occidentali evita deliberatamente infatti di mostrare il cambiamento mostruoso avvenuto nella società israeliana, in modo che il mito di Israele unico stato “democratico e laico”, nonché “avamposto dell’ Occidente” in Medio Oriente rimanga intatto .

E ciò mentre le soldataglie israeliane sioniste stanno convintamente praticando un tentativo di  genocidio su basi religiose contro i Palestinesi .

Gli israeliani assassinano programmaticamente i sanitari a centinaia, così come distruggono gli ospedali e bloccano acqua, cibo, energia, medicinali. Lo fanno perché vogliono sterminare o costringere alla fuga tutto il popolo di Palestina e rubare tutta la sua terra. È un piano meticolosamente organizzato. Lo hanno persino dichiarato pubblicamente.

Ma simili assassini- ha proseguito Cremaschi- possono compiere impuniti le loro infamie per una sola ragione: perché gli USA, la UE, la NATO, e quindi anche l’Italia, sostengono e armano il regime terrorista, stragista di Israele.

Israele è colpevole dei peggiori crimini contro l’umanità e le élite che oggi lo difendono in Occidente (governanti, politici, intellettuali giornalisti, artisti) non sono osservatori imparziali, ma complici e corresponsabili dei delitti.

La loro “democrazia” vive sul sangue e sulla guerra, in Medio Oriente come in Europa, dove vogliono dare avvio ad un folle programma di riarmo continentale.

Così l’ Occidente si è squalificato nel resto del mondo: usando questo metro per cui noi siamo “buoni” e tutti gli altri sono i “cattivi”.

Adesso questi due pesi e due misure vengono usati anche nella politica interna. Se protesti per Gaza, per la Palestina, per l’ambiente, per il lavoro, sei un violento e un antidemocratico che va perseguito (basti pensare in Italia al cosiddetto “Ddl Sicurezza”).

Il sostegno al sionismo- ha concluso Cremaschi-  sta provocando dunque il corrompimento anche delle basi su cui era fondata la democrazia nel nostro Paese.

REDAZIONE

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